Cos'è
La mastopatia fibrocistica è una displasia mammaria benigna
molto diffusa nelle donne, specialmente in un età compresa fra i 30-50 anni.
E’ una patologia tipica dell’età riproduttiva (15-50 aa) ma
si può manifestare anche in età menopausale.
Le patologie benigne rappresentano il 60% delle patologie del seno
e la mastopatia
insieme ai fibroadenomi rappresenta il 47% dei casi di patologia mammaria
benigna
La displasia rappresenta uno sviluppo anomalo del tessuto
ghiandolare dovuto ad una iper-produzione e/o iper-responsività ormonale.
Da un punto di vista istologico la ghiandola va incontro a
modificazioni che vanno sotto il nome di
- Adenosi: proliferazione dell’epitelio intraduttale e iperplasia lobulare
- Formazione di cisti: iperplasia dello stroma circostante i dotti, che si dilatano per lo strozzamento dei canali escretori
- Fibrosi: aumento di volume dello stroma per proliferazione dei fibroblasti e fibrosi del tessuto connettivo per infiammazione cronica in seguito alla rottura delle cisti
Come si manifesta
I sintomi più caratteristici sono:
- Mammelle dolenti alla pressione
- Presenza di noduli alla palpazione, lesioni solide o liquide (cisti), alla palpazione si rilevano come dei granuli di varia dimensione ricoperti da una cute scorrevole
- Dolore: detto anche mastalgia o mastodinia
- Senso di gonfiore e di tensione al seno che aumenta prima dell'arrivo delle mestruazioni e tende a scomparire alla fine del ciclo.
- Secrezione: biancastra, giallastra, perdite ematiche
La mastodinia costituisce uno dei primi motivi per cui la
donna si rivolge allo specialista senologo.
La mastopatia fibrocistica non è una lesione
pre-tumorale,tuttavia il sovvertimento strutturale della ghiandola mammaria
rende la clinica (esame obiettivo) e le indagini diagnostiche (ecografia
mammaria e mammografia) di piu’ difficile interpretazione.
Il trattamento
Non esiste ‘’il’’ trattamento della mastopatia fibrocistica.
Esistono trattamenti personalizzati ‘’fatti su misura’’
(tailored) in base alle caratteristiche di presentazione della mastopatia
fibrocistica .
Il senologo ha a disposizione diverse strade da
intraprendere che variano dall’utilizzo di fitoterapici a quello di farmaci
vero e proprio fino ad arrivare ad atteggiamenti meno conservativi, tra i quali
la stessa chirurgia.
La più grande problematica che una donna con mastopatia
può incontrare è di rivolgersi al medico sbagliato.
La mastopatia fibrocistica non e’ una lesione pre-tumorale,
ma e’ altrettanto vero che la destrutturazione della ghiandola mammaria può nascondere o al tempo stesso simulare una patologia maligna.
La mastopatia determina un aumento di densità alla
mammografia che rende difficile lo studio del parenchima mammario.
La presenza di noduli benigni con pattern di crescita
anomali presenti in un seno mastosico porta la donna ad essere sottoposta
erroneamente a biopsie multiple e/o interventi chirurgici privi di alcun
razionale scientifico.
Evidenze scientifiche ci permettono oggi di approcciare alla
mastopatia fibrocistica con un approccio estremamente conservativo.
Attraverso la supplementazione dell’ acido fitico (inositolo
6 fosfato), una ‘’non vitamina’’ presente anche all’interno del nostro
organismo e’ possibile ridurre il sovvertimento strutturale della ghiandola
mammaria.
L’acido fitico ha una spiccata azione anti-infiammatoria ed
anti-proliferativa
L’inositolo e’ presente in natura in molti alimenti ma
soprattutto nei cereali, nelle noci, nelle arance e nei meloni.
Il fabbisogno giornaliero di acido fitico è di 2 grammi ma
la nostra dieta è sempre più povera di acido fitico e non si raggiunge mai il
cut off giornaliero
Esistono alcuni fitoterapici in commercio che presentano
come principio attivo l’acido fitico e rappresentano per il senologo un’arma a
disposizione per il trattamento della mastopatia fibrocistica.
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